L'emozione di assistere ad un connubio di intenti tra sviluppatore e publisher della stessa nazione è un qualcosa che noi italiani difficilmente abbiamo provato. Il nostro è un mercato che solo in questi ultimi tempi osa affacciarsi seriamente al balcone, come per la perenne paura di non reggerne le vertigini.
In Francia, invece, è proprio un'altra storia. Nella terra dei cugini d'oltralpe i giochi si sviluppano e addirittura si pubblicano, dandosi man forte l'uno con l'altro nonostante risultati non sempre esaltanti. Of Orcs and Men non è stato un successo dilagante, e nemmeno Faery: Legends of Avalon né tanto meno il porting old gen di Sherlock Holmes. Poca comunicazione, poca spinta mediatica, qualità più o meno discutibile, vendite non esaltanti ma evidentemente sufficienti a farli avanzare. I risultati possono anche non essere così stupefacenti, ma almeno ci provano. Non fatichiamo a pensare che quella trentina di elementi del team Spiders sia un gruppo appassionato di fantasy; ne hanno sempre prodotti e Bound by Flame ne è l'ultimo esempio. Focus Home Interactive coglie nuovamente la palla al balzo per presentare un gioco di ruolo non atipico, attingendo a piene mani dai più recenti giganti del settore come Dragon Age e The Witcher, proponendone una sua visione in cui l'eredità delle nostre scelte influisca sulla storia. Un nuovo contendente per lo scettro di RPG occidentale?