PRINCE OF PERSIA I DUE TRONI PS2 (usato garantito)(versione italiana)

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VIDEOGIOCHI PER PASSIONE

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PRINCE OF PERSIA I DUE TRONI 

La vicenda de I Due Troni inizia subito dopo la conclusione di Spirito guerriero: dopo aver ucciso Dahaka e salvato Kaileena, l'Imperatrice del Tempo, il Principe si imbarca con lei per tornare a Babilonia e cominciare una nuova vita: durante il tragitto, il Principe getta il Medaglione del Tempo in mare, ritenuto ormai inutile in quanto la creazione delle Sabbie del Tempo è stata scongiurata. In un breve dialogo, in cui Kaileena si mostra preoccupata per i suoi presentimenti, il Principe la rassicura dicendo che a Babilonia non le sarà fatto alcun male. Non appena la nave arriva in prossimità del porto della città, però, il Principe constata, sgomento, che essa è stata messa a ferro e fuoco da un esercito straniero. La sua nave viene attaccata e lui e Kaileena vengono gettati fuori bordo e naufragano.

Kaileena viene fatta prigioniera, e il Principe si fa strada attraverso le vie della città ne tentativo di salvarla: così facendo, scopre che, come risultato dei suoi sforzi nell'Isola del Tempo per prevenire la creazione delle Sabbie del Tempo, gli eventi avvenuti ad Azad durante il primo gioco non sono mai accaduti: di conseguenza il Visir Zervan è redivivo e, in possesso della Clessidra vuota, del suo bastone ma soprattutto del Pugnale del Tempo, è alla ricerca delle Sabbie del Tempo e ha catturato l'Imperatrice del tempo per averle. In un monologo off-screen origliato dal Principe al palazzo, Zervan racconta alla stessa Kaileena di come la spedizione sull'Isola del Tempo del Marajah d'India a cui aveva preso parte anni prima si rivelò infruttuosa, in quanto, essendo Kaileena stata salvata dal Principe, la Clessidra fu trovata vuota e i manufatti magici privi di poteri; ma attraverso dei libri recuperati dalla biblioteca dell'isola Zervan venne a conoscenza di un metodo alternativo per ottenere l'immortalità: catturare col Pugnale l'essenza dell'Imperatrice e sprigionarne il suo potere. Tramite una visione, Zervan scoprì che l'Imperatrice si sarebbe recata a Babilonia e, dopo essersi visto rifiutare la propria richiesta di organizzare una nuova spedizione da parte del Marajah, uccise quest'ultimo impossessandosi del suo regno e dell'esercito. Non appena il Principe trova Kaileena, Zervan la uccide e fa così rilasciare le Sabbie del Tempo, che colpiscono e mutano i soldati di Zervan in orribili mostri di sabbia. Colpendosi con il Pugnale da solo, Zervan si trasforma in una terrificante creatura alata immortale. Anche il Principe viene colpito dalle Sabbie del Tempo, sebbene gli effetti su di lui si riveleranno poco dopo.

Ormai sprigionate, le Sabbie del Tempo causano il crollo del palazzo, facendo cadere il Principe che riesce comunque a rubare il Pugnale del Tempo e a salvarsi dalla caduta. In seguito, il Principe scopre che l'esposizione alle Sabbie del Tempo ha diviso la sua personalità: il suo se stesso, che per quanto pieno di difetti si sforza ad essere buono e nobile, e il suo alter-ego oscuro, che rappresenta gli aspetti più crudeli, avari e arroganti della sua psiche. In assenza di acqua e quando è nutrito dalla rabbia e dalla paura del Principe, il Principe Oscuro assume completamente il controllo di tutto il corpo, mutandolo ma lasciando la sua mente intatta. Nel suo stato naturale, il danno subito delle Sabbie è limitato ad una ferita luminosa sul suo braccio e la sua spalla sinistra, dove le Sabbie hanno fuso una catena di lame taglienti nella sua carne e con la quale era stato ferito da uno degli sgherri di Zervan. Il Principe scopre che l'infezione aumenta sempre di più ogni volta che si trasforma nel Principe Oscuro, facendolo così rischiare di divenire permanentemente una creatura della sabbia.

Nel frattempo, Zervan ha trasformato il suo esercito e alcuni abitanti di Babilonia in mostri di sabbia. Mentre cerca un metodo per sconfiggere Zervan, il Principe incontra di nuovo Farah, che non si ricorda di lui e rimane sorpresa nel sapere che il Principe conosce il suo nome. Anche se inizialmente lei è restia, ella accetta di aiutare il Principe a sconfiggere Zervan.

Mentre viaggiano insieme, il Principe continua a resistere alla lotta interna tra le sue nobili aspirazioni (che risuonano con la brava e compassionevole Farah, che sta maturando sentimenti nei suoi confronti) e il Principe Oscuro, la cui voce è un costante ricordo delle tendenze più oscure ed egoistiche del Principe. L'affetto crescente del Principe per la principessa Farah lo costringe a diventare più altruista aiutando la sua gente oppressa. Il Principe si accorge però che il Principe Oscuro, che afferma di essere parte di lui, è infatti un mostro di sabbia che sta sfuggendo al suo controllo. Un particolare gesto eroico e altruista segna una svolta decisiva nella missione, perché il suo eroismo ispira una nuova speranza nella popolazione: con i loro spiriti risollevati nel sapere che il loro Principe combatte per salvarli dal Visir, essi formano un esercito in sua difesa e forniscono un diversivo per permettere al Principe e a Farah di entrare attraversando le orde dei guerrieri di Sabbia a guardia del palazzo.

Quando i due giungono in prossimità della sala del trono dopo lunghe peripezie, Zarvan tende loro un'imboscata, cattura Farah e getta in un pozzo vuoto il Principe, il quale però sopravvive alla caduta tramutandosi nel Principe Oscuro. Mentre procede nel pozzo, la voce del Principe Oscuro cresce sempre più forte e ostile, alimentata dalla mancanza d'acqua e dalla conseguente disperazione del Principe. Giunto in una stanza buia, il Principe ritrova suo padre, il re Shahraman, senza vita sul pavimento. Sopraffatto dal dolore e schernito dal Principe Oscuro, di fronte all'ennesima tragedia il Principe finalmente riconosce la propria immaturità e i suoi costanti sforzi per non commettere errori, giurando sopra la spada del padre di accettare e assumersi le responsabilità delle conseguenze delle sue azioni da questo momento in avanti. Con questa decisione, riesce a zittire il Principe Oscuro e riprende la sua forma naturale senza l'uso dell'acqua.

Usando il Pugnale del Tempo e la spada del padre, il Principe riesce a raggiungere la cima della torre di Babele, dove Zervan tiene prigioniera Farah; dopo un lungo scontro, il Principe riesce a uccidere Zervan e a liberare Farah. Con la morte di Zervan, il suo esercito svanisce e l'anima di Kaileena è liberata dal suo corpo grottesco. Lo spirito di Kaileena ringrazia il Principe ripulendolo dalla corruzione delle Sabbie e rimuovendogli la catena infetta dal braccio, poi lascia il mondo attuale portando con sé il Pugnale del Tempo, l'ultima reliquia legata alle Sabbie. Ma mentre il Principe si china per raccogliere la corona del padre, con sua grande sorpresa si materializza il Principe Oscuro, che afferra la corona per primo ed esclama:

«Tutto ciò che é tuo spetta a me di diritto… e mio sarà!»

Nonostante la scomparsa delle Sabbie, il Principe Oscuro è vivo e può ancora contare su una propria forza e autonomia alimentate da anni di odio, orgoglio ed egoismo del Principe, che viene così trascinato all'interno della sua stessa mente e dove avverrà lo scontro definitivo. Dopo una serie di excursus mentali che rimandano ai momenti principali di tutta l'intera saga e dopo inutili tentativi di sconfiggere l'avversario con la forza bruta, il Principe capisce che più combatte il Principe Oscuro più questi diventa più forte: decide così di ignorarlo e di seguire una visione di Farah salendo su di una scala che porta a una luce brillante. Privato della rabbia, avidità e superbia, il Principe Oscuro è finalmente sconfitto, mentre il Principe si sveglia nel mondo reale nel caldo abbraccio di Farah.

Mentre guardano fuori verso Babilonia, Farah chiede al Principe come facesse a sapere veramente il suo nome (il Principe aveva infatti detto inizialmente di conoscerla attraverso storie e racconti sentiti in giro). Lui inizia perciò a raccontarle la storia del primo gioco usando lo stesso monologo dell'introduzione e della fine del primo gioco, portando la trilogia a un cerchio completo:

«Molti pensano che il tempo sia come un fiume che scorre lento in un'unica direzione. Ma io che l'ho visto da vicino, posso assicurarti che si sbagliano. Il tempo è un mare in tempesta. Forse ti chiederai chi sono e perché io parli così. Siediti, e ti racconterò la storia più incredibile che tu abbia mai sentito...»

    • PRODOTTO USATO
    • VERSIONE ITALIANA
    • SOTTOTITOLI: INGLESE, ITALIANO, FRANCESE, TEDESCO, SPAGNOLO
    • PARLATO: INGLESE
    • SPEDIZIONE: TRAMITE CORRIERE ESPRESSO SDA IN 24/48 ORE
    • OGNI GIOCO è NELLA SUA CONFEZIONE ORIGINALE

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